Mario Albanesi, icona della libera informazione, si è spento a 92 anni a Roma. Tra i fondatori di alcune delle più note radio indipendenti italiane, è stato una figura cruciale nella battaglia per il riconoscimento delle radio libere.
La Nascita di Radio Città Futura
Negli anni ’70, Albanesi fu tra i fondatori di Radio Città Futura, emittente pionieristica della controcultura romana. In un’epoca di monopolio delle frequenze, le radio libere erano un atto di resistenza contro il controllo dei media da parte di gruppi privati e poteri politici.
Le Onde Medie
La sua lotta per le onde medie si consolidò con la creazione del Conna (Coordinamento Nazionale Nuove Antenne), un’associazione che ha difeso per anni il diritto alla trasmissione in bande non monopolizzate. La battaglia per le onde medie è ancora oggi un tema attuale, soprattutto grazie al ritorno in auge di tecnologie come il DRM (Digital Radio Mondiale).
L’Eredità delle Radio Libere
Oltre alle sue attività nelle radio, Mario Albanesi è stato anche una voce critica su Tele Ambiente, dove offriva editoriali che toccavano argomenti scottanti con uno stile pacato ma incisivo. Il suo impegno ha contribuito a consolidare l’importanza del giornalismo indipendente, diventando un punto di riferimento per chi ha vissuto il movimento delle radio libere.
La Lotta per la Libera Informazione
Attraverso il Conna, Mario ha mantenuto viva la lotta per uno spazio pubblico dell’informazione, un tema che è ancora oggi rilevante nell’era del digitale e del monopolio dei grandi conglomerati. La sua figura è stata un faro per generazioni di giornalisti indipendenti e operatori radiofonici.
La sua scomparsa segna la fine di un’epoca, ma l’eredità di Mario Albanesi vive nel movimento che ha fondato e nelle persone che ha ispirato. La sua vita rappresenta un esempio di lotta per la libertà d’espressione e la diversificazione delle voci nell’etere.
Il Presidente di OMItaliane lo ricorda per la sua straordinaria competenza legislativa e la profonda passione per la libertà d’informazione, qualità che lo distinguevano, nonostante fosse talvolta oggetto di critiche durante le riunioni con le prime emittenti libere romane