Dai nostri osservatori sul campo arrivano notizie sconvolgenti: il DRM è atterrato sul nostro pianeta!
Le prime testimonianze parlano di un’invasione silenziosa, proveniente da terre lontane come l’India, il Brasile e persino l’Europa orientale. Fonti anonime riferiscono che BBC, Radio Romania Internazionale e All India Radio starebbero già comunicando con queste entità digitali sconosciute, permettendo loro di diffondersi sulle onde medie e corte con una qualità audio che non doveva esistere!
Diamo ora la linea ai nostri esperti per un’analisi della situazione.
“Non ci sono ricevitori!”
Ah, i “dabbisti” sostengono che il DRM sia un’illusione perché “non si trovano le radio nei supermercati”. Ma negli oscuri laboratori del mercato globale i chipset NXP sono già impiantati nelle autoradio… Basta solo attivarli per ricevere il DRM anche in Italia!
Pare che comunichino in Simulcast, tecnologia segreta che permette di trasmettere in digitale che in analogico nello stesso momento, così tutte le autoradio di vecchia generazione possono riceverli ugualmente!
Intanto, un gruppo di affaticati promotori del DAB+ proclamava: “Dal 1° gennaio 2020 il DAB+ è obbligatorio nelle autoradio”. Peccato che non sia così: l’obbligo riguarda il supporto ad AM/FM e almeno un protocollo digitale… anche DRM
“Qualità audio pessima!”
Gli scienziati hanno scoperto che il DRM utilizza il codec AAC+, capace di offrire una qualità pari o superiore al DAB+ con meno banda. I test rivelano che, a parità di bit rate, il DRM30 può fornire un audio più nitido dell’FM!
Chi si è sintonizzato sulle trasmissioni sperimentali di Radio Vaticana a 1611 kHz tra il 2007 e il 2011, con una radio primordiale, credevano di aver capito come funziona il DRM ma sono rimasti intrappolati nel brodo (primordiale).
“Non ci sono editori interessati!”
Eppure, nelle segrete stanze del potere, BBC, Radio Romania Internazionale e All India Radio trasmettono già in DRM da anni. OMItaliane, associata al consorzio DRM, discute con una misteriosa entità chiamata AGCOM… Sono forse stati sostituiti da androidi marziani che credono nel futuro della radio digitale su onde medie?
“Trasmissione solo di giorno!”
Sì, perché è risaputo che i segnali in AM, di notte, fanno festa e vanno a dormire… Ah no, aspetta, si chiama propagazione ionosferica!
Se solo esistessero soluzioni come l’uso di frequenze più adatte o trasmettitori ottimizzati… Oh, ma esistono!
“Solo un pazzo investirebbe nel DRM!”
Esatto, proprio come quei folli che un tempo credevano nel DAB+, DVB-T, 5G, smartphone e persino nell’IP! Fortuna che oggi viviamo nel rassicurante mondo dell’FM, dove nulla è mai cambiato dagli anni ’50 e dove le onde medie sono il rifugio di radioamatori con cuffie d’epoca… che guarda caso hanno ricominciato ad ascoltarle con tutti quei disturbi, ma sanno che possono ascoltare anche in IP
Riflessione finale
Forse il DRM non è il nemico. Forse siamo noi a temere il cambiamento. Forse chi lo definisce un fallimento è lo stesso che diceva che il DAB+ non avrebbe mai preso piede, che Internet era una moda passeggera e che il vinile non sarebbe mai tornato di moda.
Ma per ora… restate sintonizzati. Perché i marziani sono già tra noi. E trasmettono in DRM.