Il detto “tutto torna” non mai é stato più azzeccato con la guerra di Putin contro l’Ucraina, specialmente nel mondo delle radio “chiuse“, insabbiate e costrette dentro il mainstream tecnologico.
Ecco che vengono d’un tratto “riscoperte e sorpassate” da una tecnologia che tutti gli stati, chi più chi meno, maldestramente hanno cercato di nascondere sotto il tappeto come una “cosa” fastidiosa.
Eppure ancora c’è un metodo “antico” per comunicare in tempi congesti come quelli della guerra, si chiama: broadcasting in onde corte, le onde medie, lunghe analogiche che non possono subire il “click off” di un dittatore qualsiasi.
Ci riportano alla memoria decine di guerre in Africa dimenticate da tutti, che grazie alle comunicazioni a in OC analogiche hanno potuto garantire comunicazioni non controllate dai tiranni.
Ricordiamo “Radio Londra”, che grazie alle HF ha potuto comunicare nella 2°guerra e scardinare i piani dell’invasore e come allora la BBC che ha ridato vita alle onde medie e corte insieme ad altre decine di nazioni, per far arrivare comunicazioni in Russia e Ukraina non criptate e facili da ascoltare, con un semplice ed economico ricevitore onde medie.
La storia della BBC ora in onde corte la potete seguire qui (https://www.internazionale.it/notizie/greig-paul/2022/03/13/guerra-radio-onde-corte).
Come si potrebbe dire “pelo pelo” quasi avevamo finito di distruggere tutti i grandi impianti di trasmissione AM nel mondo occidentale che è arrivata questa guerra a dirci: fermi tutti ci servono più di prima!